In coincidenza con l’inizio del mese di Aprile, ci raggiunge anche quest’anno la Pasqua del Signore Gesù! Il tempo prezioso che la precede, la Quaresima, è definito dalla liturgia “segno sacramentale della nostra conversione” (Colletta, I Dom. TQ) e “tempo favorevole per la nostra salvezza” (Preghiera sulle offerte, I Dom. TQ). Anticamente, durante questi quaranta giorni, avveniva la “preparazione prossima” alla Pasqua, dei catecumeni: coloro che avrebbero ricevuto i sacramenti della Iniziazione Cristiana (Battesimo, Confermazione ed Eucaristia) nella notte di Pasqua. La Quaresima era quindi un tempo in cui si intensificavano l’ascolto della Parola di Dio, la preghiera comunitaria e personale; i gesti caritativi e il digiuno, come segni di conversione. Ecco che, anche per noi, la Quaresima può essere una “preparazione prossima”, diventando il “tempo favorevole”, il “kairòs”, per vivere al meglio la Pasqua che ci attende! Come fare? Papa Francesco ci offre, nel suo messaggio per la Quaresima, tre modalità che la Chiesa nella sua sapienza secolare da sempre propone, a partire dal dato evangelico. “Dedicando più tempo alla preghiera, permettiamo al nostro cuore di scoprire le menzogne segrete con le quali inganniamo noi stessi, per cercare finalmente la consolazione in Dio. L’esercizio dell’elemosina ci libera dall’avidità e ci aiuta a scoprire che l’altro è mio fratello: ciò che ho non è mai solo mio. Come vorrei che l’elemosina si tramutasse per tutti in un vero e proprio stile di vita! Come vorrei che, in quanto cristiani, seguissimo l’esempio degli Apostoli e vedessimo nella possibilità di condividere con gli altri i nostri beni una testimonianza concreta della comunione che viviamo nella Chiesa. Il digiuno, infine, toglie forza alla nostra violenza, ci disarma, e costituisce un’importante occasione di crescita. Da una parte, ci permette di sperimentare ciò che provano quanti mancano anche dello stretto necessario e conoscono i morsi quotidiani dalla fame; dall’altra, esprime la condizione del nostro spirito, affamato di bontà e assetato della vita di Dio. Il digiuno ci sveglia, ci fa più attenti a Dio e al prossimo, ridesta la volontà di obbedire a Dio che, solo, sazia la nostra fame.” (Cfr. Francesco, Messaggio per la Quaresima 2018). Chiediamo al Signore che il tempo che sta per iniziare, sia per tutta la Chiesa, e quindi per ciascuno di noi, il tempo del “risveglio” e della “primavera”, affinché il nostro cuore si schiuda all’amore del Padre, come una gemma al primo sole e possa rallegrarsi nel dire con i discepoli “Abbiamo visto il Signore!” (Cfr Gv 20, 25). Suor Caterina Capelli, FMC
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2 Febbraio 2018 |
AutoreLe Suore Francescane Missionarie di Cristo svolgono molteplici attività nell'ambito dell'istruzione e missionario. Archivi
Gennaio 2021
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