L'esperienza missionaria di Sr. ChiaraI miei dodici anni, al servizio degli ammalati di AIDS con la Cooperativa Solidarietà per l’Uguaglianza della Caritas di Roma, sono stati anni intensi, pieni di entusiasmo, alla scoperta di un nuovo volto di Roma, la Roma “delle periferie” come la chiama Papa Francesco. Ero inserita in questo “servizio-missione” dando il meglio di me stessa, ripagata dalla benevolenza dei miei assistiti e da coloro che erano loro accanto. Terminato questo servizio per limite di età, ho iniziato una nuova sfida missionaria. Sono inserita nel progetto “No slaves any more”- mai più schiave - con Sr Eugenia Bonetti e vado al CIE – Centro di Identificazione ed Espulsione - delle donne della tratta di Ponte Galeria, per portare un raggio di luce e speranza alle immigrate senza documenti là rinchiuse. Queste ragazze vengono da un mondo fatto di sfruttamento, obbligate a prostituirsi sulle nostre strade di giorno e di notte e noi operiamo per far acquistare loro la dignità perduta. E’ un cammino lungo di recupero. La maggior parte di queste ragazze sono giovanissime ed analfabete. Per questo motivo ho aderito al progetto della Comunità di Sant’Egidio che mi ha invitata ad insegnare loro a leggere e a scrivere. Queste hanno avuto il coraggio di denunciare le “maman”-protettrici- che le hanno rese schiave del sesso ed ora sono protette dal nostro governo e vivono in località segrete. Mi è stata data un’altra sfida: è all’ambulatorio della Caritas in Via Marsala. Qui assisto i profughi fuggiti da guerre, persecuzioni e povertà, e i senza fissa dimora della città di Roma provenienti da tutti i continenti. Medico le loro ferite, faccio iniezioni, controllo la pressione e soprattutto li ascolto. Con Don Roberto Guarnieri vado al carcere di Rebibbia per incontrare ed ascoltare i fratelli detenuti. Tutte le persone che incontro hanno la loro storia da raccontarmi, le loro difficoltà da condividere, la loro amarezza, tristezza, solitudine, c’è chi vuole semplicemente sfogarsi, c’è chi mi fa domande per confrontare le sue idee, c’è chi mi chiede consiglio, chi mi chiede di pregare per lui, perché c’è rimasto solo Dio che può capirlo, ma ha dimenticato le preghiere che la sua mamma gli aveva insegnato…vuole riallacciare un rapporto con questo Dio . In questo “servizio-missione” ho capito l’importanza dell’ascolto e quanto sia difficile il “ vero ascolto”, perché presuppone un contatto profondo, un entrare nei panni dell’altro, un osservare “temporaneamente” la realtà con i suoi occhi, comprenderne la ragionevolezza dal suo punto di vista. Questo richiede umiltà perché è un uscire dal proprio territorio di conoscenza, disponendosi ad accogliere al proprio interno un altro diverso da sé, richiede compassione, amore, dedizione alla verità. In questa mio “servizio-missione” ho un’Icona che mi diventa sempre più chiara: Maria ai piedi della Croce. Che fa’ Maria? “Sta” è li’ semplicemente “presente”. Sr Chiara Caselli
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La nostra Congregazione è lieta di invitare i ragazzi maggiorenni ad una serie di incontri di riflessione organizzati per confrontarsi e approfondire la conoscenza di se. Calendario: 28 ott 2017 - Giovani divano o pellegrino? Tra comodità e sfide 18 nov 2017 - Chiamati a lasciare la propria impronta nella vita: tra passato e presente 16 dic 2017 - Io in reality show! Comparsa o protagonista? 27 gen 2018 - Dalla ferita dell’ostrica: la perla. Io e le mie ferite. 17 feb 2018 - Cercando il filo rosso di Dio nella nostra esistenza. 3 mar 2018 - Il mio magnificat 14 apr 2018 - In cerca del futuro. Sfide di vita e sfide di morte. 12 mag 2018 - Io felice! Perché? Luogo:
Sala parrocchiale Viserba Mare Ore: 21:00 Contatti: Suor Lucia Zerbo - Cell 3293467670 - luciafmc@gmail.com Matteo Neri - Cell 3297453467 - nerimatteo4@gmail.com Con la gioia nel cuore ringrazio il Signore per il dono della vita e della mia vocazione. Il 5 novembre, presso il santuario della Madonna della misericordia, a Rimini ho voluto rendere ancora più concreto questo dono attraverso la professione temporanea dei voti di castità, povertà e obbedienza, nella Congregazione delle Suore Francescane Missionarie di Cristo. Attraverso questi voti intendo rispondere alla chiamata del Signore ad esserGli più vicina, più prossima, più intima, affinché il dono che Lui ha fatto a me, possa trasformarmi giorno per giorno in dono per gli altri. Per me e per i presenti è stato emozionante vivere la Celebrazione Eucaristica con la consapevolezza che ne sarei uscita diversa: all'esterno perché rivestita di abiti nuovi e significativi e all'interno perché legata più intimamente a Dio mediante la consacrazione. Che dono grande!!! Alla celebrazione è seguito un momento di festa condiviso con i familiari, parenti, amici e le sorelle che mi hanno accolto con gioia fra di loro facendomi sentire subito parte della famiglia. Con la prima professione sono giunta al punto di partenza di una nuova vita e, ciò che mi aspetta, è tutta una sorpresa. Una certezza mi accompagna: l'amore fedele del Signore, che mi basta per dirgli grazie già da ora e per guardare al futuro con fiducia e abbandono. Un grazie di cuore va anche a coloro che con pazienza e benevolenza mi hanno accompagnata nel mio cammino di ricerca e discernimento. Elisa
La Prima Professione per 8 giovani!Il 14 settembre 2017, festa della Santa Croce, noi sorelle della Delegazione della Tanzania, e con noi, tutte le sorelle della Congregazione, sparse per il mondo, abbiamo avuto la grazia di celebrare la “Prima Professione” di otto giovani! Grazia che in forza della comunione è giunta e si è sparsa per tutta la Chiesa. Una giornata ricca di emozioni, di gioia, di festa. L’Eucarestia è stata celebrata in un tendone allestito per l’occasione nel cortile della missione; impresa non facile considerato il vento che spesso soffia a Gwandumehhi, ma nella nostra chiesetta non ci saremmo stati. Fratello vento, ha accompagnato tutta la celebrazione, creando delle belle coreografie con gli addobbi di stoffe colorate, che erano stati preparati con maestria dalle nostre sorelle. Le giovani erano circondate, da noi sorelle, dai loro parenti, da alcune religiose di altre congregazioni, dai cristiani della nostra zona e da diversi sacerdoti. La Madre Generale ha ricevuto i loro voti e le ha accolte nella famiglia, l’emozione e la commozione erano palpabili, ma tutto è andato bene e dopo la solenne celebrazione pranzo di festa per tutti! Con queste otto giovani sorelle desideriamo lodare e ringraziare il Signore, per quanto ha compiuto nella loro vita scegliendole e inviandole a servire e ad evangelizzare! Con tutti voi, desideriamo condividere il nostro stupore e la nostra gioia e lo facciamo con le parole scritte dalle giovani stesse. Parole semplici, a volte solo un pensiero o una preghiera, ma ricche di significato per ciascuna di loro e con un unico denominatore comune la gioia e la lode!
Benvenute Sorelle!
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AutoreLe Suore Francescane Missionarie di Cristo svolgono molteplici attività nell'ambito dell'istruzione e missionario. Archivi
Aprile 2021
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