Quaresima 2021 Durante l’anno la Chiesa, nella sua sapienza, ci offre dei tempi forti, per radicarci sempre più in Cristo. Per eccellenza, la Quaresima è il tempo favorevole e ce lo sentiremo ripetere dalla liturgia proprio nel primo giorno. Ci sono offerte circa sei settimane per prepararci alla grande festa della Pasqua. Settimane sulle quali modulare il nostro cammino, intensificando la preghiera, l’ascolto, l’attenzione all’altro, il sacrificio; in una sola parola “conversione”. Sono certa che ogni anno ciascuno di noi, si interroga su come vivere al meglio questo tempo che ci è donato, a maggior ragione lo dobbiamo fare quest’anno. Un anno carico di dolore e di sofferenza causato dalla pandemia e che ha provocato una crisi planetaria non può e non deve passare invano, deve scuoterci! Papa Francesco nell’udienza del 26 agosto 2020 ci ricordava che: “Da una crisi non si esce uguali. O usciamo migliori o usciamo peggiori” e noi, sono sicura, vogliamo uscirne migliori. La situazione che si è creata, è una grande lente d’ingrandimento su problemi già esistenti a tutti i livelli: politico, sociale, economico, familiare, religioso. Sembrava che tutto dovesse continuare a “girare” nello stesso modo ma è bastato un virus invisibile per fermare il mondo. In realtà la decadenza di questo periodo, era già denunciata da tanti e da tempo, ed ora è emersa in tutta la sua drammaticità, ciò non può non farci pensare al declino delle grandi civiltà antiche, che solo dopo eventi drammatici hanno trovato la forza di rimettersi in discussione o di reinventarsi. Spesso la scintilla di novità è stata fatta scoccare da uomini e donne capaci di prendere sul serio il messaggio cristiano e umano. Basti pensare a San Francesco, a Santa Caterina da Siena, o arrivando a San Oscar Romero d’Americo, a Santa Teresa di Calcutta, a Don Oreste Benzi, a Suor Dorothy Stang… ma quanti altri ve ne saranno venuti in mente. Accanto ai Santi, non possiamo non ricordare la schiera infinita di uomini e donne, anche di altre religioni che hanno dato un impulso al cambiamento radicale, fino al dono totale di sé stessi, ne cito solo alcuni: Mahatma Gandhi, Martin Luter King, Julius Nyerere, Dima Ferreira Silvs, Malala Yousafzay… Oggi siamo in uno di questi bivi, non un’epoca di cambiamenti ma un cambiamento epocale. Non possiamo più rimandare, sicuramente ci sono testimoni che ci camminano accanto e che solo la storia leggerà come tali, ma il cammino è chiesto a ciascuno nel proprio stato di vita, perché questo è il tempo favorevole per un profondo rinnovamento. Dobbiamo convertirci, tornare ai valori essenziali della nostra vita per testimoniare che Cristo è l’unica sorgente e fonte di vita vera. Una conversione personale e comunitaria, per dire al mondo la bellezza della vita donata, della vita fraterna. Conversione che inizia dal mio “qui ed ora”, è quindi personale ma immediatamente si estende alla fraternità, per arrivare al mattino di Pasqua e cantare con tutta la voce “Alleluja, Cristo nostra vita è Risorto! Incamminiamoci verso la meta, con lo sguardo che vede lontano, per essere sempre di più uomini e donne riconciliati, capaci di prendersi cura gli uni degli altri con pazienza, fiducia e speranza. Consapevoli di essere testimoni ed evangelizzatori con la nostra vita. Sentiamoci uniti, in questo cammino verso la Pasqua, sostenuti dalla Vergine Maria e da San Giuseppe, in questo anno a Lui dedicato. suor Lorella Chiaruzzi Superiora Generale Suore Francescane Missionarie di Cristo
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Non possiamo nascondere che «se la musica del Vangelo smette di vibrare nelle nostre viscere, avremo perso la gioia che scaturisce dalla compassione, la tenerezza che nasce dalla fiducia, la capacità della riconciliazione che trova la sua fonte nel saperci sempre perdonati-inviati. [...] Questa sorgente di dignità umana e di fraternità sta nel Vangelo di Gesù Cristo. Da esso «scaturisce per il pensiero cristiano e per l’azione della Chiesa il primato dato alla relazione, all’incontro con il mistero sacro dell’altro, alla comunione universale con l’umanità intera come vocazione di tutti».
(Francesco, Fratelli tutti, 277) Sono trascorsi quaranta giorni dalla gioiosa celebrazione del Natale del Signore.
Oggi ricorre il giorno nel quale Gesù fu presentato al tempio da Maria e Giuseppe. Con quel rito egli si assoggettava alle prescrizioni della legge, ma in realtà veniva incontro al suo popolo, che l’attendeva nella fede. Illuminati dallo Spirito, i santi vegliardi Simeone e Anna, riconobbero il Signore e pieni di gioia gli resero testimonianza. Anche noi, guidati dallo Spirito Santo, andiamo nella casa di Dio incontro a Cristo. Lo troveremo e lo riconosceremo nello spezzare il pane, nell’attesa che egli venga e si manifesti nella sua gloria. (Dalla liturgia) #2febbraio2021 #presentazionealtempio #candelora #luce #tempio #cristo #gesù #messia #vegliardi #maria #giuseppe #attesa #fede #illuminare #popolo #signore #spiritosanto #40giorni #chiesacattolica #suorefrancescane |
AutoreLe Suore Francescane Missionarie di Cristo svolgono molteplici attività nell'ambito dell'istruzione e missionario. Archivi
Luglio 2023
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